Nel Mare ci sono i coccodrilli

mare_coccodrilliTre cose non devi mai fare nella vita, Enaiat jan, per nessun motivo. La prima è usare le droghe, (…) la seconda è usare le armi, (…) la terza è rubare.

Queste sono le tre semplici regole che la madre di Enaiatollah Akbari raccomanda al figlio, di 10 anni (forse) prima di lasciarlo andare per la sua Odissea.
La storia di Enaiatollah Akbari è una storia vera, fortunatamente a lieto fine, che lui ci racconta ma che potrebbe appartenere ad altri mille bambini.
La sua storia è una vera e propria avventura, che parte dall’Afghanistan e, attraverso l’Iran, il Pakistan, la Turchia e la Grecia arriva fino all’Italia.
Il protagonista non è un coraggioso pirata o un avventuriero, ma un bambino afgano che parte per trovare un posto dove poter vivere in libertà, dove potersi finalmente fermare.
Il suo è uno dei così detti viaggi della speranza.
Una storia di paura, miseria, difficoltà, ma anche di profonde amicizie e di grandi gesti di umanità.
Una traversata verso la libertà fuggendo da posti dove tutto ciò che per noi è normale, lì, non lo è affatto.
Posti dove si chiude la scuola e si uccide il maestro perchè insegna cose ritenute contrarie alla religione dei più forti. Dove rischi di morire per la barba tagliata male. Dove non puoi ridere, parlare, giocare.
Una storia raccontata con sensibilità e ironia che ci fa vivere la paura, la gioia e tutte le emozioni vissute da Enaiatollah.
Una storia per riflettere sul significato dell’accoglienza e della solidarietà.

Nel Mare ci sono i coccodrilli
Storia vera di Enaiatollah Akbari

Fabio Geda
Ed. Baldini & Castoldi

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