Isabella Sala

IsabellaIsabella Sala, bibliotecaria della biblioteca pubblica: chi sono i principali fuitori dei servizi che offrite?
L’utenza della Biblioteca Comunale è costituita in prevalenza da famiglie e studenti, che a Carugo risiedono o studiano. Frequentano con regolarità bambini nella fascia d’età fra i 6 e i 13 anni, spesso accompagnati dalle madri o dai nonni. Frequentano meno, invece, i ragazzi dai 14 ai 20 anni. Negli ultimi tre anni abbiamo registrato una crescita dell’utenza nella fascia prescolare, 3-5 anni, e dei piccolissimi, 1-2 anni circa. Poco rappresentata è la fascia dei pensionati, sopra i 60 anni e dei giovani, fra i 20 ed i 30 anni, eccettuato qualche studente universitario. Prevale sicuramente il pubblico femminile e buona è la presenza di utenti stranieri.

Le persone che entrano in biblioteca si lasciano consigliare i libri o si muovono diretti verso l’ultima uscita o il best seller presentato in TV?
I lettori comuni si muovono spesso verso i best-seller, hanno sbirciato le classifiche e memorizzato i titoli. Il libro di cui tutti parlano fa sempre gola anche se, alle volte, a lettura ultimata, alcuni confessano la loro delusione. Sono rari, ma resistono, i lettori convinti, che hanno sviluppato un proprio gusto e lo coltivano. Fra i nostri abituali frequentatori è dura a morire la classica domanda: “Mi consiglia un bel romanzo?” A cui, personalmente, non so mai cosa rispondere. Molti poi consigliano libri a noi operatori, e la cosa è sempre gradita, oppure ad altri lettori, il che è un buon segnale: la lettura non è solo una pratica solitaria, ma può essere anche condivisa.

Come approcciano la biblioteca i bambini? Hanno entusiasmo o lo fanno per dovere?
I bambini sono sempre entusiasti, il loro grado di interesse e di piacere, purtroppo, scema con l’andar degli anni e spesso, mi duole dirlo, con la spinta di qualche adulto che considera ancora la lettura, e dunque il recarsi in biblioteca, perdita di tempo. Credo che i bambini considerino il libro come qualsiasi altra cosa: una scoperta, un gioco da ripetere all’infinito, che svela qualcosa e svelandolo appaga. La biblioteca è la casa magica dove i libri trovano rifugio, dove possono camminare circondati dai libri. Poi però, verso gli 11-12 anni, questo senso di scoperta e di piacere sembra essersi esaurito … perché? E’ fisiologico oppure c’entriamo qualcosa anche noi adulti che dei bambini ci occupiamo?

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