Conoscete Roald Dahl? Io vi direi che è uno degli scrittori per ragazzi più simpatico e irriverente. Nato nel 1916 in Inghilterra e morto nel 1990 è ancora oggi uno degli scrittori più famosi e più suggeriti.
Il suo titolo più famoso è forse La fabbrica di cioccolato anche perché associato ad un bellissimo film.
É un piacere leggere i suoi romanzi, che sono sì romanzi per ragazzi, ma che sono piacevoli letture anche da più grandi.
Bene, è di qualche giorno fa la notizia che l'editore inglese dei romanzi di Roald Dahl ha deciso di introdurre una lunga serie di piccole modifiche nelle più recenti edizioni dei suoi romanzi.
Questo perché Dahl, che è figlio di un determinato periodo storico, nei suoi libri ha sempre utilizzato parole e concetti che adesso ci possono sembrare scorretti perché per esempio deridono caratteristiche fisiche o considerano la donna adatta a ruoli secondari.
Insomma sono tante le parole e i concetti che l'editore inglese vuole cambiare per renderlo più fruibile ai ragazzi di oggi, non solo, per trasmettere quei concetti di integrazione, tolleranza, rispetto su cui insistiamo tanto con i giovani lettori.
Ma è giusto tutto questo?
C'è chi dice che le opere di un autore sono figlie di un tempo e che è irrispettoso ed ingiusto modificarle senza il consenso dell'autore stesso. In quel momento la sensibilità di Dahl era in quel modo, i pensieri e i modi di parlare erano quelli, perché cambiarli? piuttosto facciamo una bella introduzione in cui spieghiamo ai ragazzi in quale ambito storico e sociale Dahl ha scritto quelle cose e perché vanno lette così come sono senza comunque legittimare noi a prendere in giro una persona "fat" o "double chin" (grassa - doppio mento).
Altre argomentazioni contrarie sostengono invece che un'opera dei primi anni del 1900 rischierebbe la scomparsa se non rivista e aggiornata secondo quelli che sono i parametri dei ragazzi di oggi, che non si sentirebbero coinvolti, non potrebbero immedesimarsi con i protagonisti. E quindi se desideriamo che l'opera di Dahl continui ad appassionare i lettori dobbiamo fare piccole, necessarie modifiche.
É un dibattito molto interessante e che offre diversi spunti e diverse interpretazioni.
Io non ho ancora elaborato la mia idea definitiva, sento di condividere almeno in parte, entrambe le teorie.
Forse quello che è più importante è più un discorso generale sulla lettura che deve essere condivisa.
Se un ragazzo legge Le Streghe di Dahl e rimane turbato da alcune espressioni sarebbe bello che condividesse con altri ragazzi e soprattutto con un adulto di riferimento il suo turbamento, così che l'adulto possa dare al ragazzo gli strumenti, gli spunti per ragionare su quei concetti.
E questa cosa vale per tutti i libri.
La condivisione della lettura crea lettori critici che diventeranno adulti che sanno ragionare.
Per il momento l'editore italiano di Dahl, Salani, non ha espresso la sua volontà di modificare le traduzioni.
Non ci resta che leggere Dahl e appassionarci alle sue storie.
Se volete leggere l'articolo de Il Post sull'argomento:
https://www.ilpost.it/2023/02/19/roald-dahl-modifiche-sensitivity-reader/?utm_medium=social&utm_source=facebook&utm_campaign=lancio
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