Questa settimana abbiamo scomodato un "ospite" di estremo riguardo e invece di porgli le consuete tre domande lasciamo alle sue vive parole il racconto di un rito tanto antico e radicato come il carnevale.
“Nell’intraprendere la descrizione del carnevale di Roma, dobbiamo aspettarci un’obiezione: che cioè una festa di simil genere non possa veramente prestarsi ad una descrizione...Ancora più seria apparirà l’obiezione, quando noi stessi avremo confessato che il carnevale di Roma non può offrire un’impressione né completa né piacevole, né rallegrare propriamente gli occhi, né soddisfare lo spirito del forestiero che lo veda per la prima volta e che del resto non può far altro che vederlo...Il carnevale di Roma non è precisamente una festa che si offre al popolo, ma una festa che il popolo offre a se stesso".
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